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autore
brano
 
Cicerone
Brutus, 22
 
originale
 
[22] Feci, inquam, istuc quidem et saepe facio. nam mihi, Brute, in te intuenti crebro in mentem venit vereri, ecquodnam curriculum aliquando sit habitura tua et natura admirabilis et exquisita doctrina et singularis industria. cum enim in maxumis causis versatus esses et cum tibi aetas nostra iam cederet fascisque submitteret, subito in civitate cum alia ceciderunt tum etiam ea ipsa, de qua disputare ordimur, eloquentia obmutuit.
 
traduzione
 
22 Certo, Bruto, quando alzo lo sguardo su di te, mi viene da chiedermi con preoccupazione se la tua natura ammirevole, la tua squisita dottrina e la tua non comune operosit? avranno mai la possibilit? di fare la loro strada. Infatti, quando gi? avevi preso parte a processi importantissimi," e la mia et? cedeva di fronte a te, e sottometteva i fasci, improvvisamente nella nostra citt?, mentre ogni cosa crollava, ammutoli anche quella stessa eloquenza di cui stiamo prendendo a trattare.?
 

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